Le imposte olandesi sono in generale inferiori a quelle italiane. Inoltre, i Paesi Bassi hanno anche un minor numero di imposte. Ad esempio, nei Paesi Bassi non esiste l’IRAP (Imposta regionale sulle attività produttive).

 

Nei Paesi Bassi esistono tra l’altro le seguenti imposte:
1. Imposta sul reddito delle società
2. Imposta sul reddito
3. IVA
4. Imposta sul reddito

Imposta sul reddito delle società

L'imposta sulle società è simile all’IRES italiana (Imposta sul Reddito delle Società) e viene riscossa sugli utili delle B.V. (società privata, simile alle s.r.l. italiane) e N.V. (società pubblica, simile alle S.p.A. italiane).

 

Fino ad un utile di € 200.000 è prevista un’imposta sulle società del 20%. Superando quella somma si passa al 25%.

 

Una perdita in un dato anno può essere compensata in due modi, vale a dire con l’utile imponibile relativo all'anno precedente (carry-back o riporto della compensazione della perdita) o con i guadagni relativi ad un massimo di nove anni successivi (carry forward o riporto delle perdite pregresse).

 

Anche le srl o le spa italiane che hanno un’organizzazione stabile nei Paesi Bassi sono tenute a pagare l'imposta sul reddito delle società olandesi sul profitto attribuibile a tale stabile organizzazione.

 

I profitti che una BV o NV olandese percepisce da una partecipazione sono generalmente esenti dall'imposta sulle società. Lo stesso vale per la plusvalenza sulla vendita di partecipazioni.

Imposta sul reddito

Le società che non sono sotto forma di una persona giuridica, come una BV o NV, ma invece sono sotto forma di una ditta individuale o società in nome collettivo, sono tenute a versare l'imposta sul reddito.

 

In generale si può affermare che le società più piccole sono principalmente ditte individuali o società in nome collettivo mentre le grandi società sono sotto forma di BV o NV.

 

Soprattutto per le nuove piccole imprese, può essere vantaggioso essere soggette all'imposta sul reddito piuttosto che all'imposta sulle società. Questo perché l'imposta sul reddito agevola le nuove imprese con una serie di misure che riducono l'onere fiscale effettivo; tale misure non sono previste per l'imposta sulle società.

 

E’ generalmente semplice convertire una ditta individuale o società in nome collettivo in una BV o una NV.

IVA

La legislazione olandese sull'IVA è, come quella italiana, basata sulla direttiva europea sull'IVA. Di conseguenza, ci sono molte somiglianze tra il sistema BTW olandese e il sistema IVA italiano.

 

L'aliquota normale nei Paesi Bassi è del 21%. Inoltre, si applica un'aliquota ridotta del 6%.

 

Anche per le aziende straniere è semplice richiedere un numero di partita IVA olandese. Questo numero viene automaticamente e immediatamente registrato come numero di partita IVA UE. Anche se non si ha una filiale o un indirizzo nei Paesi Bassi, è possibile richiedere un numero di partita IVA olandese. Molte aziende italiane che importano merci da paesi esterni all'Unione Europea, lo fanno attraverso i Paesi Bassi, registrando l'importazione nei Paesi Bassi e la conseguente consegna all’interno della dichiarazione IVA olandese. A tale fine non è necessario nominare un rappresentante fiscale.

 

Le autorità doganali olandesi sono conosciute per l’efficienza e versatilità.

 

Per aprire una filiale nei Paesi Bassi, è possibile utilizzare il cosiddetto meccanismo di inversione contabile. Nel caso si importino merci da paesi extra UE, è normalmente dovuto il pagamento dell'IVA alle autorità doganali. Se si ha diritto alla detrazione dell'IVA, dovrà essere detratta come imposta a monte nella dichiarazione IVA.

 

Il meccanismo di inversione contabile prevede che non si paghi l'IVA dell'importazione alle autorità doganali ma che la si trasferisca alla dichiarazione IVA. Se si ha diritto alla detrazione dell'IVA, la stessa può essere detratta tramite la dichiarazione dell'IVA e non sarà necessario pagare nulla a saldo.

 

Le dichiarazioni IVA vengono presentate in linea di massima trimestralmente. Un rimborso IVA è generalmente concesso entro 4 settimane dal deposito della dichiarazione IVA.

Imposta sul reddito

L’imposta sul reddito è così composta:
• imposta sul reddito/contributi previdenziali
• premi assicurativi per i dipendenti
• contributo scaglionato per fasce di reddito per l'assicurazione sanitaria - dovuto per legge (contributo Zvw)

 

Per quanto riguarda l'assicurazione nazionale e l'assicurazione dei dipendenti, vale quanto segue:

 

Di norma un dipendente è assicurato nel paese in cui lavora. In caso di trasferta temporanea nei Paesi Bassi di un dipendente assunto in Italia, o viceversa, la previdenza sociale/assicurazione sociale del paese d'origine possono rimanere generalmente in vigore.

 

Nel caso in cui il suo dipendente lavori in due o più paesi facenti parte dell’UE, è assicurato nel paese in cui vive se:
• lavora nel paese di residenza per 25% o più del suo tempo e/o
• il datore di lavoro ha la sede legale nel paese in cui vive il dipendente, oppure
• lavora alternativamente o simultaneamente per 2 datori di lavoro in diversi stati membri. Questi possono essere il paese di residenza e un altro Stato membro. Ma anche due stati membri al di fuori del paese di residenza.

 

Tale principio è chiamato il principio del paese di residenza. In casi diversi di questi il dipendente è assicurato nel paese in cui ha sede legale il datore di lavoro.